IL POPOLO DELLE DONNE

con Marina Valcarenghi e Yuri Ancarani

Marina Valcarenghi e Yuri Ancarani saranno con noi su Zoom per la proiezione del film “Il popolo delle donne”, presentato alla XX Edizione delle Giornate degli Autori in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il film evidenzia il rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza sessuale maschile: un fenomeno opposto a quanto generalmente si supponeva. Protagonista è Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicoanalista con quarantacinque anni di lavoro clinico sulle spalle. Per prima ha introdotto la psicoanalisi in carcere, lavorando nei reparti di isolamento maschile con detenuti in gran parte condannati per reati di violenza sessuale. Dalla sua esperienza, ancora in corso, Valcarenghi ha potuto osservare come l’insicurezza femminile sopravviva e proporre un’analisi lucida e feconda di nuove possibili direzioni.

Dopo la visione del film, Marina Valcarenghi e Yuri Ancarani saranno disponibili per discutere del film con i presenti.

PROIEZIONE

MERCOLEDI’ 16 APRILE ore 20:00

Marina Valcarenghi

La riflessione sulla violenza attraversa tutte le stagioni della vita e dell’impegno di Marina Valcarenghi. Figlia di Aldo, eroe della Resistenza deportato a Mauthausen e Gusen, si laurea in giurisprudenza e tra il 1960 e il 1980 partecipa attivamente alla vita politica italiana ed europea come militante, studiosa, scrittrice e giornalista.

Sono gli anni in cui dirige il mensile “Re Nudo”, e scrive regolarmente su quotidiani e riviste a diffusione nazionale, tra cui il manifesto, l’Espresso, la Repubblica, Alfabeta e Vie Nuove. Al suo libro/inchiesta “I manicomi criminali”(Mazzotta 1975) segue un processo con le condanne a pene detentive dei direttori di Aversa e Montelupo Fiorentino: il primo passo verso la definitiva chiusura di tutti i manicomi giudiziari.

È poi allieva di Dieter Baumann Jung a Zurigo, e diventa psicoanalista nel 1979.

È stata la prima, e finora l’unica, a lavorare con la psicoanalisi in prigione, per 12 anni, nei reparti di isolamento maschile dei penitenziari di Opera e di Bollate, in autonomia di fronte all’istituzione e nel rispetto del segreto professionale. Nessun caso di recidiva segnalata dopo la liberazione.

Ha raccolto una parte di questa esperienza in “Ho paura di me – il comportamento sessuale violento” B. Mondadori 2007. Ha fondato e diretto una scuola di specialità in psicoterapia a Milano, e un’associazione per lo studio e la psicoterapia della violenza.

Ha scritto 15 libri di psicoanalisi pubblicati per Mondadori, Rizzoli, Moretti &Vitali, alcuni libri di fiabe e un giallo.

Yuri Arcarani

Yuri Ancarani è un artista e regista di Ravenna. Il suo lavoro si muove con uno sguardo accurato e lucido tra videoarte e documentario.

Il suo lungometraggio Atlantide, uscito nelle sale nel 2021, segue i percorsi del tempo libero di alcuni ragazzi e ragazze veneziani, evidenziando i cliché di genere nelle loro azioni e parole. Il film è stato selezionato nella sezione “Orizzonti” della 78a Mostra d’arte cinematografica di Venezia ed è stato finalista come miglior documentario ai David di Donatello.

Il Popolo delle donne è stato presentato in una versione più breve al PAC di Milano, all’interno della personale Lascia stare i sogni, quindi nella versione cinematografica estesa a Venezia, Giornate degli Autori, nel 2023.

FILMOGRAFIA
2021 Atlantide
2018 San Vittore
2017 Whipping Zombie
2016 The Challenge
2014 Séance
2014 San Siro
2013 Ricordi per Moderni
2012 Da Vinci
2011 Piattaforma Luna
2010 Il Capo

Recensioni

“Talvolta basta davvero poco per fare un film di grande impatto. Nel caso del Popolo delle donne un tavolo, una sedia e una donna che dice cose importanti con competenza e grande personalità.”
Rolling Stone Italia

“Ad Ancarani è bastata una grande esperta, una cattedra al centro di un bellissimo contesto, e qualche oggetto necessario, come una penna e degli appunti per fare il suo film.
Niente di più per descrivere il brutale mondo di oggi in cui la violenza verso le donne torna a essere tra i primi titoli di giornale.”
Vogue Italia

“Uno dei compiti che hanno gli artisti nella società è quello di coltivare e sviluppare una sensibilità tale da portarli a essere, se non anticipatori, almeno puntuali sul tempo in cui viviamo.”
Harper’s Bazaar Italia

“Una lectio magistralis voluta dall’artista e regista Yuri Ancarani per un viaggio cinematografico intorno alla vertiginosa crescita della violenza contro le donne. E sull’insicurezza con la quale tutte, pur in una conquistata autonomia economica e sociale, sono costrette a convivere.”
L’Espresso

Una chiara e serrata analisi delle ragioni del male che spingono gli uomini sempre di più, in questo periodo storico, a usare violenza anche sessuale contro le donne man mano che conquistano pezzi di indipendenza e posizioni nella scalata sociale.
L’Avvenire

“L’estetica asciutta e misurata di Ancarani fa da controcanto alla chiarezza espositiva di Valcarenghi. […] Di fronte, di profilo, di tre quarti: punti di vista che coincidono con gli sguardi degli studenti ma anche degli spettatori al cinema che, grazie a questo escamotage, vengono catapultati nel chiostro.”
Artribune